Marco Colombo nasce in un piccolo paese della pianura padana, nel 1985 (lo stesso anno di uscita di Super Mario Bros. su NES, in Giappone).

All’etá di 4 anni, il padre di Marco piazza un Amiga 600 in camera sua (perché non sapeva che farsene) e Marco ne resta subito affascinato: é proprio questo il suo primo contatto con il mondo dei videogiochi.

All’etá di 15 anni, Marco inizia a sviluppare il suo primo videogioco, utilizzando RPG Maker 2000, e che terminerà (senza pubblicazione per motivi di copyright e personali) dopo 7 anni.

Durante gli studi, Marco decide di percorrere un percorso scientifico, orientato all’informatica e dopo essersi laureato in Ingegneria Informatica presso l’Università degli Studi di Pavia, trova lavoro come programmatore, ma non nell’industria dei videogiochi.

Questa sua esperienza lavorativa, nonostante a tratti positiva, non lo soddisfa pienamente, e la sua voglia di entrare nell’industria dei videogiochi lo spinge eventualmente a trasferirsi ad Amsterdam, per intraprendere un corso di “interactive animation”, presso il SAE Institute. Questa esperienza gli darà basi molto solide nella comprensione delle pipeline di sviluppo di videogiochi a livello professionale,

Al termine del corso, Marco trova subito lavoro come Lead Developer presso Gamundo, ad Amsterdam, e lavora a Panzer Pets: un titolo cross platform con robot customizzabili e collezionabili, elementi JRPG e dungeons procedurali.

Dopo pochi mesi, viene contattato da Spil Games, a Hilversum (NL) e decide di unirsi alla azienda come Game Developer (Unity e HTML5), dove seguirà lo sviluppo di diversi progetti, tra cui Bubble World, Dragon Flow e Cute Jungle Hospital.

In seguito, Marco verrà motivato dai propri manager a seguire un corso per Scrum Master (tenutosi da Jeff Sutherland in persona) e inizia così il suo percorso di leadership e affinazione di “team mechanics”, che porterà con sé in futuro.

Dopo un paio d’anni però, a seguito di una ristrutturazione aziendale, il game studio di Spil Games chiude, e Marco decide di unirsi a SidePlay, una compagnia che sviluppa videogames per la National Lottery del Regno Unito, a Jersey (UK). La sua responsabilità era, al di là della programmazione, quella di riformare il team di sviluppo, migliorare le loro pipeline di produzione e incrementare l’operatività a livello di team.

Dopo pochi mesi però il team riesce ad essere molto più indipendente, e Marco, sempre piú incuriosito dalla VR (con cui si diletta nel tempo libero, sull’isola), decide di trasferirsi a Londra, nel 2015; proprio mentre il “boom” della VR sta avvenendo.

Marco decide quindi di prendersi “una pausa” dallo sviluppo di videogiochi, per approfondire le sue conoscenze nel campo della realtà virtuale, e si unisce così a Visualise, una startup Londinese che crea esperienze VR per brand, società governative, esercito, ecc.
Si occupa principalmente di creare una infrastruttura stabile e scalabile per quando l’azienda si espanderà. Ovviamente tra un progetto e l’altro, tra cui l’interessante “The Cell VR”, presentato all’evento di Wired 2015 ai Tobacco Docks di Londra.
https://visualise.com/case-study/the-cell-vr-game

Duante la sua avventura a Visualise, nel 2015 Marco partecipa alla Oculus Mobile VR Jam (la piú grande VR game jam ai tempi, con un montepremi condiviso di 1M$),con Damnfields, il suo primo titolo “self published”, e che lo porterà in finale, insieme ad altri 36 titoli.

A seguito di Damnfields, Marco collabora con Intel e diverse altre associazioni dedicate a “mentorship” partecipando a diversi eventi come panelist e parlando di Game Development e VR.

In seguito, Marco si unisce a Curve Digital, come Software Engineer, e espande le sue conoscenze nell’ambito “console”, lavorando a porting di diversi titoli, tra cui Dear Esther, Sitkbold!, Action Henk.

A seguito di una acquisizione, il team tecnico di Curve diventa Warp Digital, e la sua esperienza nel porting continua. Tra i titoli “portati” a Warp, possiamo trovare Duck Game, Distant Star, Oh My Godheads

Attualmente, Marco é Head of Development presso Pixion Games, una start up Londinese a cui si é unito come membro fondatore nel 2018, e che dopo aver ottenuto un seed round di 2 milioni di dollari continua a progredire, e ha come missione quella di unire giocatori midcore in esperienze competitive ed accessibili.

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